Se potessi dirlo a parole
non avrei bisogno di dipingerlo
(E. Hopper)
Sono una fotografa, ho iniziato da ragazzina e non ho più smesso.
Amo raccontare storie e persone attraverso il mio obiettivo: che sia una coppia di sposi, le nuvole, un'amica, gli anziani del mio paese o una piazza, i fiori del mio giardino, in fin dei conti sono tutti ritratti.
Mi piace muovermi attorno alle persone e dentro ai luoghi in punta dei piedi come un'esploratrice, cercando con empatia la storia dentro la storia. Quello che mi interessa è l'anima del racconto, nel silenzio delle parole la luce e l'obiettivo sono i miei strumenti. Se potessi dirlo a parole non avrei bisogno di fotografarlo, ma non voglio e non posso essere diversa da così.
Il Giardino Segreto Gallery a Roma è la mia creazione dal 2018: un luogo magico, che appare e scompare all’occasione, con mostre ed eventi istantanei della durata di poche ore.
Scoprirli richiede attenzione e prontezza: in questo luogo mi incontro in dialogo sia con altri fotografi, sia con artisti di altre discipline.
Il tutto nello spazio del mio giardino, separato dalla strada appena da una recinzione, il cui cancello aperto accoglie in queste occasioni visitatori e passanti occasionali.
È una sfida alla convenzionalità dei luoghi dell’arte e dei linguaggi artistici.