Visioni convergenti: incontro tra fotografia, pittura e scultura
Mostra d’arte di ILARIA DI GIUSTILI e OSVALDO TIBERTI
​
Mettiamo il caso di una fotografa e di uno scultore/pittore/orafo che si sono incontrati proprio grazie a Rome Art Week: negli anni parlano, si confrontano, fintanto che non nasce l’idea di creare un progetto condiviso nei soggetti e nei contenuti, riportando alle tre dimensioni la fotografia e la pittura, riportando alle due dimensioni la scultura e il gioiello.
​
Tutto ciò è possibile perché da anni Ilaria Di Giustili colleziona scatti architettonici e scultorei per sua ricerca visiva personale, creando immagini astratte che a loro volta potrebbero essere altro dal soggetto originario. Contemporaneamente, da anni, Osvaldo Tiberti sperimenta la permeabilità e l’interscambio fra le tecniche artistiche, con un evidente omaggio alla Bauhaus, suo riferimento dichiarato. Architetture scultoree, gioielli abitabili, progettati mediante disegni e dipinti che a loro volta hanno autonomia artistica: ogni opera ha una sua identità indipendente, che però è pronta a dialogare con tutte le altre e perfino con le parole dei titoli.
​
Ci vogliono fiducia e curiosità per affidare il proprio lavoro alla visione di un’altra persona, ma esattamente questo è lo spirito di questa mostra, sfidarsi e accompagnarsi reciprocamente fino a individuare le visioni convergenti del titolo.
​
Nel corso di diversi mesi, Ilaria Di Giustili ha iniziato a guardare con occhi nuovi luoghi consueti, accorgendosi che essi contengono in nuce la cifra stilistica e formale di alcuni gioielli-scultura di Osvaldo Tiberti, mentre lui ha ritrovato le proprie forme negli scatti di lei amplificandole con la pittura o traducendole in sculture architettoniche completamente nuove, altro da ciò che erano in partenza.
​
In un allegro e anarchico gioco di rimandi, la combinazione evidenzia come la sinergia tra fotografia, pittura e scultura possa dare vita a opere d'arte inattese: così la stampa dialoga con il metallo, la fotografia su tela diventa il supporto per nuovi dipinti, le cornici forgiate una proiezione nello spazio della superficie bidimensionale.
​
Ciò che ne nasce non è una bipersonale con artisti diversi a confronto, ma una vera mostra a quattro mani in cui le idee dell’una e dell’altro convivono in opere inedite. Più il divertimento di mostrare, in qualche caso, gli originali affiancandoli ai parti di queste curiose interpolazioni, con un risultato affascinante e sorprendente tanto per gli autori quanto per gli spettatori.
Penelope Filacchione
​
Tutto ciò sarà visibile presso il giardino di Ilaria Di Giustili in una delle sue ormai frequentatissime mostre istantanee, occasioni di un solo giorno presso il
Giardino Segreto Gallery Roma - Via Gregorio XI, 122
26 ottobre 2024 ore 16.00/23.00
INGRESSO LIBERO
​
info 330916784
​