Libro fotografico - pop-up che narra la vera storia di tre paperelle che hanno abitato nel giardino di Roma, della fotografa Ilaria Di Giustili. Con l'aiuto della scrittrice Stefania Macchione, Ilaria ha potuto raccontare le vicissitudini che si sono susseguite nella primavera del 2019. https://ilariadigiustili.wixsite.com/ilariadigiustili3/post/mamma-sono-arrivate-le-papere
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Il mio amico poeta Luca Borsa, dopo aver letto la storia delle papere mi ha inviato questa recensione:
"[…] l'ho letto subito. Tutto d'un fiato ma con tale attenzione che mi ha entusiasmato […] Perché? Perché vi sono molte parole chiave […] La "lacrima dentro di sé" intristisce un po' ma indica bene il senso di mancanza e solitudine. Il "giorno grigio" sembra essere in
combutta con lo stato d'animo. Le "gabbie" e l'idea di ciò che una gabbia può rappresentare per esseri umani e animali. La "scatola di cartone", povera ma ricca al suo interno. Il "balzo in avanti" simbolo d'irrefrenabile gioia e desiderio. "Buffe e tenere", "timide e confuse" sono condizioni in cui ogni bambino si riconosce difronte all'ignoto. "Piccola e indifesa" rappresenta il nostro essere al mondo, esseri imperfetti a lottare per la sopravvivenza. "Cornacchia e gabbiano", dall'alto, a indicare il pericolo sempre incombente, sempre a colpire a nostra insaputa. "Casa", l'importanza di un luogo caro, porto sicuro. "Aspettare" indica l'attesa del ritorno di qualcuno a noi caro. La "piscina delle papere" indica la necessità di uno svago che renda liberi in modo incontenibile. "Impegnarsi e soddisfare le necessità " è ciò che deve essere verso il prossimo, l'amichetto, l'animale da compagnia che ripone in noi fiducia e non è un giocattolo da dismettere quando non piace più. "Ambiente familiare" riconduce al calore insito in una famiglia (termine inteso nel modo più ampio possibile esteso anche agli animali presenti). "Giardino incantato" indica la necessità di crearsi i propri spazi, come esiste il diario intimo, quella sorta d'amico immaginario, personalissimo e segretissimo, al quale non si nasconde nulla, si racconta la giornata oppure i sentimenti che si ha e che si ha paura di dire agli altri. In ultimo il bellissimo "apri le braccia e accogli" che è il miglior invito che un bambino merita di ascoltare. Abbraccio accogliente materno e paterno, abbraccio accogliente del debole, abbraccio accogliente per chi solo, cerca amicizia. Bellissimo testo, semplice ed efficace di Stefania Macchione, e belle immagini che trasportano in quel mondo di Qui, Quo e Qua, paperelle ma capaci d'affetto, che è ciò che tutti desideriamo". (Luca Borsa) 7-6-2019
In queste parole ci ritrovo me stessa, Luca ha desritto me. Grazie Luca
IL LIBRO E' A TIRATURA LIMITATA, 20 COPIE NUMERATE E FIRMATE.
POTETE TROVARLO PRESSO LA LIBRERIA "STELLA DEGLI ELFI" S.S.17, 34B L'AQUILA
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