top of page
Immagine del redattoreIlaria Di Giustili

LA VENERE

Aggiornamento: 21 apr 2020



Mi fai a pezzi, ma riesco sempre a ricomporre il mio IO e a uscire dalla trappola.


Un percorso per mostrare l’essenza di venere. Scolpire la femminilità con la luce, scoprire la bellezza, e la forza della Donna.

Sfruttare la luce naturale proveniente dalla finestra della mia camera da letto, che la rende morbida e gentile. Il corpo femminile come unarchitettura meravigliosa che dà la vita, regala emozioni, suggestioni e desideri. E’ la meta da raggiungere e custodire. E’ la Dea dell’amore e della fertilità, è sia madre sia amante. Ogni Donna deve a se stessa un abbraccio, ma ancor di più deve riceverlo da chi afferma di amarla.



PRIGIONE

L’esistenza di ciascun essere umano ha inizio da una cornice vuota. La vita, molto spesso, riduce in frammenti l’essenza vitale, soprattutto quella femminile. Fin da subito la Donna scopre il concetto di lotta, lotta per sopravvivere, e il sacro dono della fertilità e della continuazione della specie, la spinge a reagire per spezzare le sbarre della gabbia nella quale è costretta. E’ finalmente fuori.E’ libera




PENSIERO

Spesso la Donna mostra sulla propria pelle le sbarre della prigione in cui è rinchiusa. Senso di abbandono e pudore di mostrare il proprio tormento la rendono immobile, ma non per sempre. La forza vitale che nasce con lei le fa rialzare la testa, gettare lo sguardo oltre l’impervio orizzonte. Appoggiandosi solo su se stessa, trae dalla nuda terra l’energia necessaria per alzarsi e riprendere ad ascoltare la musica del mondo .




OLTRE

Oltre la prigione, oltre il dolore, oltre la musica sparita, la Donna rinasce.


"Donna, non statua" Delicata di vita e di membra, nerboruta l'alma, par contraffatto sembiante, di pericolante. Non vuol essere statua, o donna china, per tenaci nodi, ma del tenace cor, fare stendardo. Acuta e tersa, senza feroce sembiante, impone il silenzio, a quelli acclamanti, ad accozzar, per sopraffanno. Arte non usa, ché altri s'avvegga, di quella possanza, che porta seco, l'istoria di vita. E' un piccolo esempio, di nerbosa vivezza, con forte energia, difende quell'indole, che difficilmente, spezza o si piega. L. Borsa




MONDO

Il mondo si accomoda sulle mani della Donna e lo abbraccia con commuovente trasporto. Niente più pudore nel mostrare se stessa risanata, perché il mondo le appartiene a passo di danza.



Nella prima parte della mostra fotografica La Venere, ho deciso di mostrare il lato oscuro della Donna, archetipo di bellezza e forza anche quando è costretta a subire violenza psicologica o fisica. Le sbarre reali o virtuali che la contengono e la trattengono possono sempre essere abbattute per lanciare lo sguardo oltre.

In questa seconda parte, La Venere Svelata, la Donna viene mostrata in tutta la sua Luce. La vediamo Protagonista di un mondo dove si sente a proprio agio, un mondo gentile e tenero, recuperato attraverso la memoria. Fotografie che si affacciano dal passato, custodite tra le pagine degli album di famiglia.

E’ un mondo nel quale vive cercando e regalando tenerezza, la medesima che spera di ricevere. Queste foto spero siano la prova che questo mondo può davvero esistere, e il mio intento è stato quello di raccontare la donna nel suo divenire, costruendo un percorso fotografico che è unico proprio perché raccontato da tante donne diverse. Con sguardi, sorrisi, espressioni, gesti, accenni, emozioni e sentimenti, catturati da un obiettivo discreto, mai invadente, ma consapevolmente partecipe.

Ne è nata una storia che inizia dalla vita che ha origine e cresce nel ventre materno e si conclude tra le rughe e gli sguardi lanciati verso un oltre che sarà altrove.

Mentre io osservo, protetta da un cielo e da nuvole che non schiacciano ma abbracciano.






La Mostra

Testi Stefania Macchione


135 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Comments


bottom of page